L'International Panel on Climate Change (IPCC, 2013) indica il Mediterraneo come una delle regioni più vulnerabili al mondo agli impatti del riscaldamento globale, con scenari per il 2080-2100 che rappresentano un aumento medio delle temperature superficiali (di 2,2 e 5,1°C), una diminuzione del pH di circa 0,3 unità, diminuzione delle precipitazioni. Questi cambiamenti potrebbero indurre modifiche cruciali nei principali cicli biogeochimici e nei processi fotosintetici che sostengono la vita negli oceani, con conseguenze sull’ecosistema marino. Il progetto Impact of Climate Change sulla biogeochimica dei contaminanti nel Mar Mediterraneo (ICCC) propone un'indagine innovativa e sistematica sugli effetti dei cambiamenti climatici su i) circolazione del Mediterraneo e proprietà fisiche, ii) distribuzioni spaziali di plancton, sostanza organica e componenti principali quali C, N, P, Si, cicli biogeochimici, iii) distribuzione e speciazione chimica di Cd, Cu e Hg, metalli che potrebbero indurre effetti tossici sull'ecosistema quando presenti nelle loro forme biodisponibili a livelli relativamente alti di concentrazione. Sarà adottato un approccio integrato, multidisciplinare, sperimentale e modellistico. Un ampio spettro di esperimenti sul campo supporterà e vincolerà modelli specifici mediterranei all'avanguardia ad alta risoluzione, che eseguiranno un insieme di simulazioni numeriche al fine di simulare l'evoluzione delle più importanti variabili idrodinamiche e biogeochimiche su scala del bacino nel futuro (2000-2100).
Referente:
Coordinatore:
Impact of Climate Change on the biogeochemistry of Contaminants in the Mediterranean sea (ICCC)
Cosimo Solidoro, OGS
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